È un obbligo nostro combattere i problemi e ci prepariamo per affrontarlo, disse Morales in una conferenza stampa dopo avere sorvolato la regione colpita.
Secondo il mandatario, gli esperti considerano questi insetti molto difficili da sradicare in maniera totale per la loro rapida riproduzione ed anticipò la possibilità di chiedergli aiuto all’Argentina che conta con maggiore esperienza nella gestione della piaga. Il capo di Stato ricordò che la siccità ed il riscaldamento globale hanno potuto incidere sull’arrivo delle cavallette alla nazione andino-amazzonica, ed espresse preoccupazione per la mancanza di piogge questo mese nell’altopiano boliviano che inciderebbero sull’estensione ad altre regioni del paese.
Inoltre, ricordò che per affrontare la situazione degli insetti, il Governo annunciò mercoledì un decreto per abilitare velocemente più di cinque milioni di boliviani (più di 770 mila dollari) ed ai governi autonomi colpiti dalla piaga ad effettuare la riassegnazione di risorse o bonifichi preventivi.
Morales si riferì alla consegna di agenti chimici ai piccoli e medi produttori, il rafforzamento della fumigazione con aeroplani della Forza Aerea della Bolivia e la creazione di un centro operativo per coordinare le operazioni e la mobilitazione delle persone e mezzi.
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