Con questo progetto, questi paesi possono accedere ed avvantaggiarsi degli accordi sottoscritti da Cuba col resto della regione e dell’America Latina, commentò alla stampa il dirigente nel contesto della riunione preparatoria del consiglio dei Ministri dell’Associazione degli Stati dei Caraibi (AEC) che si realizzerà venerdì a L’Avana.
Perez ha affermato che si profila come un veicolo interessante per lo stimolo delle relazioni dal punto di vista logistico e commerciale tra Cuba e le sorelle nazioni caraibiche e latinoamericane.
In questo senso, il funzionario cubano menzionò specialmente l’infrastruttura portuale che si sviluppa nella ZEDM, la terminal di container, che permette l’operazione di navi di gran volume.
Assicurò anche che esistono possibilità di investimento per gli Stati dell’area, in numerose attività relazionate con la logistica, il settore industriale e le alte tecnologie, e si terranno in conto il livello raggiunto da Cuba nelle sfere della biotecnologia e della biofarmaceutica.
Perez ha osservato che dei 24 utenti stabiliti nella zona, tre di loro sono dell’Associazione degli Stati dei Caraibi, e risaltò in questione la presenza di Messico e Panama.
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