Secondo i dati dello studio circa due milioni di minorenni lavorano nel paese, ma il 78% lo fa in maniera clandestina, senza nessun tipo di registro, né copertura sanitaria, e con unapericolosità lavorativa che ha rubato la vita di 56 di loro durante l’anno scorso.
L’Istituto di Statistica della Turchia presentò da parte sua anche oggi una relazione annuale, secondo cui, uno di ogni cinque giovani tra 15 e 17 anni lavorò durante il 2016, benché senza fare riferimento ad altre frange di età.
Come denunciò l’organizzazione sindacale, le cifre ufficiali non contemplano i lavori di stagione, principalmente nell’agricoltura, né gli impieghi in pratiche o di apprendistato, specialmente nel settore turistico, dove i minorenni realizzano lunghe giornate lavorative.
Nell’investigazione di DISK si denuncia che dal 2012 il lavoro infantile si è incrementato anno dopo anno, mentre il numero di apprendisti passò da 400.000 nel 2015 ad 1.170.000 alla fine di dicembre del 2016, fatto che per gli autori dimostra “il punto dove lo sfruttamento del lavoro infantile si rivela chiaramente”.
Ig/acm