Nell’incontro si ratificò il ruolo del proletariato nella lotta contro i tentativi di zittire i richiami della classe operaia, e si è dibattuto sulle principali sfide che affrontano le forze progressiste dell’orbe, informò la televisione cubana.
Intervenendo nel forum, il primo vicepresidente cubano, Miguel Diaz-Canel, denunciò che le forze conservatrici e l’imperialismo tentano di stabilire la loro egemonia, che utilizza perverse pratiche ideologiche che cercano di rompere l’identità dei popoli, le nazioni e della classe operaia.
Segnalò che davanti a questa sfida, la battaglia dei lavoratori deve orientarsi ad affrontare i tentativi di divisione del movimento sindacale internazionale, come parte della piattaforma di restaurazione capitalista e neoliberale che spinge l’imperialismo.
Diaz-Canel si riferì al caso del Venezuela dove, disse, si combatte oggi la battaglia decisiva per la sovranità, l’emancipazione, l’integrazione e lo sviluppo indipendente dell’America Latina e dei Caraibi.
Ha sottolineato, inoltre, l’appoggio della FSM nella lotta del popolo cubano contro il bloqueo economico, finanziario e commerciale che impongono gli Stati Uniti da più di mezzo secolo, come in tutte le battaglie per la sua sovranità.
Poi, ratificò il compromesso dell’isola e la sua classe operaia con quell’organizzazione internazionale negli sforzi per fortificare l’unità nella lotta contro lo sfruttamento capitalista ed imperialista nel mondo.
La FSM, fondata nel 1945 col principale obiettivo di garantire i diritti lavorativi e sociali dei lavoratori, raggruppa sindacati di 126 paesi e conta su 92 milioni di membri.
Ig/evm