Guerriglie colombiane riaffermano a L’Avana volontà di pace

 
Attraverso una dichiarazione congiunta emessa dopo essersi riuniti nella capitale cubana, i massimi leader di entrambi i gruppi insorti, Timoleon Jimenez “Timochenko” (FARC-EP) e Nicolas Rodriguez “Gabino” (ELN), espressero il proposito di sommare forze per raggiungere la “pace completa” nel suo paese, colpito da più di mezzo secolo di conflitto armato. 
 
Affermarono che questo contatto, il primo che realizzano pubblicamente questi leader dalla firma dell’accordo di pace tra il Governo e le FARC-EP, in novembre dello scorso anno, permise di comprovare l’interesse condiviso di fare del diritto delle vittime della guerra il centro di questi processi sulla fine del conflitto. 
 
In dialogo con la stampa, Gabino denunciò la rinascita del paramilitarismo nel suo paese come il principale ostacolo agli sforzi di pace che riannoderà l’ELN col governo colombiano il 16 maggio prossimo a Quito, in Ecuador. 
 
Dopo denunciare la responsabilità dello stato colombiano nella nascita di questo flagello, e l’appoggio che gli offrono le élite dominanti, sollecitò a cercare meccanismi per sconfiggerlo, come formula diretta ad estirpare la violenza dalla vita politica di quello paese. 
 
Non vediamo la volontà di una lotta frontale contro il paramilitarismo. La Pace non può essere retorica; dimostrare i fatti è essenziale, ha affermato. 
 
Da parte sua, Timoleon Jimenez espresse la soddisfazione delle FARC-EP per i risultati dell’incontro, e riaffermò la disposizione di questo gruppo guerrigliero di completare gli impegni assunti per iniziare la ricerca di una pace con giustizia sociale in Colombia. 
 
Entrambi i leader ringraziarono per l’appoggio di Cuba, Norvegia e Venezuela, come delle Nazioni Unite ed altre organizzazioni internazionali e paesi negli sforzi di pace che, coincisero, saranno di successo dovuto all’implicazione in questi della società colombiana. 
 
Ig/evm