Circa 10 mila persone hanno riempito il Viale Paulista, della popolosa città di Sao Paulo, in una manifestazione organizzata dalla Centrale dei Movimenti Popolari (CMB) ed alla quale alcuni accorsero con casseruole vuote ed altri con valigie piene di denaro, questi ultimi per alludere alla corruzione che coinvolge il governo di Temer.
La popolazione più povera esce sulle strade con le sue casseruole per dimostrare che ora, in realtà, sono vuote per via della disoccupazione, la miseria, la fame ed i tagli preventivi dei programmi sociali, spiegò il coordinatore del CMB, Raimundo Bonfim.
In dichiarazioni aggiornate dalla versione digitale del quotidiano Brasil de Fato, Bonfim ricordò che il Grido degli Esclusi fu concepito nel 1994, benché avesse poi la sua prima edizione un anno dopo.
La situazione della disoccupazione e l’esclusione sociale è oggi molto simile a quella di allora, ma ora ha un componente nuovo che è l’attacco ai diritti lavorativi e al sistema delle pensioni ed il congelamento delle risorse destinate alle aree sociali, sottolineò.
Convocando alla partecipazione nel Grido degli Esclusi, il Consiglio Permanente della Conferenza Nazionale dei Vescovi del Brasile (CNBB) incoraggiò a difendere la dignità ed i diritti del popolo brasiliano.
In un messaggio diretto “alle persone di buona volontà”, la CNBB ha fatto un appello per mobilitarsi pacificamente e farlo proponendo come slogan “la vita in primo luogo”.
Simultaneamente col Grido degli Esclusi trascorse, anche nella Spianata dei Ministeri la sfilata civico-militare intestata da Temer, chi un’altra volta si ricusò a muoversi in un veicolo aperto, come era tradizione, né usò la banda presidenziale.
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