“50 anni dopo, l’eredità di Ernesto Che Guevara vive nei giovani, nella loro lotta costante per l’uguaglianza e la liberazione dei popoli”, Morales ha scritto nel suo account di Twitter @evoespueblo.
In un altro messaggio, il presidente ha ricordato che la città boliviana di Vallegrande accoglie dallo scorso 5 ottobre persone provenienti da varie regioni del mondo per rendere omaggio alla ribellione ed al coraggio del Che e dei suoi compagni.
Secondo Morales, ricordare la lotta dei popoli contro l’impero statunitense per difendere la nostra dignità, l’identità e la sovranità, è mantenere in vita gli ideali del rivoluzionario argentino-cubano.
“Ricordare i 50 anni del Che è ricordare la rivolta e la ribellione dei popoli indigeni contro il potere coloniale spagnolo”, ha aggiunto il presidente in un altro tweet.
Con la presenza di migliaia di persone in tutto il mondo, il dignitario boliviano ha presieduto l’evento principale lunedì in onore del 50º anniversario della presenza del Che in Bolivia.
Nella cerimonia ha partecipato anche il vicepresidente e comandante della Rivoluzione cubana, Ramiro Valdes, ed i parenti del Che, così come i rappresentanti dei movimenti sociali d’America Latina e dell’Europa.
Il Che è stato assassinato a La Higuera il 9 ottobre 1967, mesi dopo aver avviato un movimento rivoluzionario in Bolivia chiamato l’Esercito di Liberazione Nazionale.
Per ricordare la sua eredità, oggi si è svolto una manifestazione nell’aeroporto di Vallegrande, dove nel giugno 1997 i resti del Che e di altri guerriglieri furono trovati in una tomba comune.
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