martedì 22 Aprile 2025
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Scienziati cubani segnalano la falsità degli attacchi sonici

Due scienziati cubani, dottori in Scienze Fisiche, hanno fatto notare le falsità presenti nelle accuse degli Stati Uniti su supposti attacchi sonici commessi in questo paese contro diplomatici della nazione settentrionale, divulga la stampa locale. 

 
“Quello che stanno pubblicando i mass media statunitensi sono solo falsità e giocano con l’ignoranza dal punto di vista della Fisica”. Chi è così categorico è il Dottore in Scienze Fisiche Daniel Stolik Novygrod, professore titolare dell’Università de L’Avana, segnala un’intervista pubblicata dal quotidiano Juventud Rebelde col titolo “Gli irresistibili decibel di un inesistente attacco sonico”. 
 
In questa maniera, lo scienziato analizza una situazione in cui poco più di una ventina di diplomatici statunitensi e loro parenti dell’ambasciata degli Stati Uniti a Cuba hanno sofferto, ipoteticamente, o soffrono, malesseri e sintomi medici provocati da quello che hanno chiamato “attacco sonico”, osserva il testo. 
 
Da parte sua, il Dottore in Scienze Fisiche Carlos Barcelò, professore titolare dell’Istituto di Igiene, Epidemiologia e Microbiologia del Ministero della Salute Pubblica di Cuba, ha ricordato che nella stampa straniera non si è descritto il fenomeno fisico sonico e stimò che “sarebbe necessario uno scambio di informazioni per conoscere l’origine, se davvero fosse esistito, benché categoricamente, è impossibile”. 
 
Entrambi gli scienziati dettagliarono che, nelle particolarità della fisica dei suoni, e della sua chiara spiegazione, rimane evidenziato che né nella stanza dell’Hotel Capri della capitale, né nelle residenze dei diplomatici avrebbero potuto succedere fatti di questo tipo senza ascoltarsi nelle vicinanze. 
 
È necessario conoscere la frequenza ed intensità o decibel delle onde sonore e del mezzo necessario per diffonderle, disse Stolik, che ha affermato che l’udito umano può percepire onde sonore di frequenze tra i 20 ed i 20000 hertz. 
 
D’altra parte, gli infrasuoni (vibrazione di frequenza inferiore agli udibili dall’udito umano) hanno come caratteristiche che si assorbono molto poco nell’atmosfera e percorrono rapidamente lunghe distanze, ma si espandono verso tutte le parti, aggiunse. 
 
Effettivamente, questa è una delle ragioni per le quali sia Stolik che Barceló hanno scartato la possibilità dell’uso a distanza di un’arma infra sonica contro persone selezionate. 
 
Possono esistere molte ipotesi, ma le caratteristiche fisiche permettono di dire che non è stato un attacco sonico, sottolinearono. 
 
D’accordo con la spiegazione, gli infrasuoni non sono udibili, fatto che entra in contraddizione con chi ha detto di ascoltare suoni. In quanto agli ultrasuoni (vibrazione di frequenza superiore a quella che può percepire l’udito umano), neanche questi sono udibili e tutto quello che si conosce su di loro sono degli effetti positivi, come le tecniche utilizzate nella medicina. 
 
Inoltre, aggiunsero, non è una questione di decibel. Una conversazione normale è nella scala dai 25 a 30 decibel; il rumore di un martello pneumatico, in 90; una banda di rock può essere nei 100. Questa ultima sì può, col tempo, creare danni, ma non immediati. Per ottenere un danno uditivo dovrebbe passare un lungo periodo sotto questa azione. 
 
Il suono che danneggia nel più breve tempo è quello che supera i 120 decibel, come quello di alcuni aeroplani o missili (150 decibel), ed in questo caso si tratta di un suono irresistibile, ha concluso Stolik. 
 
Luis Antonio Gomez Perez, giornalista di Prensa Latina

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