“Da terre argentine, si sommò al gran progetto di unità che cominciò con la Rivoluzione Bolivariana e che si estese in tutto il continente”, riferì il mandatario venezuelano nel suo account nella rete sociale Facebook.
Maduro lo qualificò anche come un uomo degno ed amico leale dei popoli.
Emerse anche che Kirchner come presidente dell’Argentina e segretario generale dell’Unione delle Nazioni Sud-americane, promulgava gli ideali di integrazione, uguaglianza sociale e la conformazione di un forte blocco politico ed economico, da questo estremo del continente.
Risaltò inoltre l’inseparabile amicizia tra il comandante Hugo Chavez ed il dirigente argentino, l’artefice della Rivoluzione bolivariana lo vide come un fratello che aveva ottenuto durante il tragitto di lotte, portandolo sempre nel suo cuore e nei suoi pensieri, aggregò il capo di stato venezuelano.
Maduro colse anche l’occasione per salutare Cristina Fernandez, sposa dell’ex presidente argentino, ed il suo popolo, “che lotta e che presto ritornerà ad alzare le bandiere dell’integrazione, fratellanza e dignità, che Nestor seppe risvegliare”, ha concluso.
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