In un breve comunicato, il ministero degli Affari Esteri e degli Espatriati ha sottolineato che queste accuse fanno parte della politica ostile e sistematica di entrambi gli Stati contro Damasco.
Siria ha cooperato sempre ed ha fornito le condizioni necessarie per svolgere un’indagine imparziale, obiettiva e professionale sull’uso delle armi chimiche, però occidente ha ostacolato l’indagine, ha avvertito.
Ha anche spiegato nel documento che le potenze occidentali hanno esercitato pressioni sulle squadre investigative per politicizzarle.
Ha considerato, comunque, che quelli che fabbricano e promuovono bugie ed esercitano pressioni sulle organizzazioni internazionali al servizio delle loro agende, mancano di credibilità e delle norme etiche e legali per giudicare, accusare e voler dirigere altri stati.
Il governo siriano ha ribadito, in diverse occasioni, che le calunnie come l’uso delle armi chimiche nel territorio vogliono compromettere gli sforzi per la ricerca di un’uscita politica al conflitto armato prolungato nel territorio arabo.
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