Attraverso un comunicato, il movimento libanese Hezbollah ha confermato le operazioni contro le posizioni israeliane di Al-Marj e Al-Jardah, in risposta ai crimini nemici nella Striscia di Gaza ed in solidarietà con la Resistenza palestinese.
In questo contesto, i media israeliani hanno riconosciuto l’attivazione delle sirene d’allarme nella Galilea occidentale in seguito al lancio di tre missili dal Libano meridionale.
Allo stesso tempo, hanno riferito che un missile pesante di Hezbollah è caduto all’interno di un insediamento il cui nome non è consentito dalla censura militare israeliana, causando danni significativi alle case nel raggio di un chilometro.
Da parte sua, la Resistenza Irachena ha lanciato una raffica di missili contro la base di occupazione statunitense nel profondo della Siria, in particolare sul campo di Koniko.
Attraverso una dichiarazione, ha ribadito che le forze irachene continuano a concentrarsi sugli attacchi alle roccaforti militari di Washington in Iraq e nella regione, in risposta ai massacri commessi dall’entità sionista contro Gaza.
Secondo il canale Telegram Military Media News Broadcasting, le forze navali, missilistiche e aeree senza pilota del movimento Ansar Allah nello Yemen hanno effettuato un’operazione congiunta contro una nave statunitense che forniva supporto ad Israele.
Il portavoce militare della Resistenza yemenita, il generale di brigata Yahya Sari, ha sottolineato il continuo impegno della Resistenza nello Yemen per impedire alle navi israeliane o a quelle destinate ai porti dell’entità di navigare nel Mar Rosso e nel Mar Arabico fino alla fine dell’aggressione contro la Striscia di Gaza.
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