Intervenendo alla 55° Sessione del Consiglio dei Diritti Umani delle Nazioni Unite (HRC), l’alto diplomatico ha denunciato che ciò avviene senza nemmeno tener conto la cosa più sacra di ogni popolo, di ogni famiglia, di ogni padre e madre: i bambini.
Gil ha affermato che “il futuro di un intero popolo viene sterminato impunemente” di fronte al silenzio complice di una burocrazia internazionale “paralitica ed inoperante”.
Ha affermato che questa stessa burocrazia è, tuttavia, molto attiva quando si tratta di attaccare e diffamare paesi sovrani come Venezuela, strumentalizzando i diritti umani a suo piacimento.
Il Ministro degli Affari Esteri venezuelano ha sottolineato che il mondo continua a vedere l’espansione di profonde disuguaglianze, iniquità ed esclusioni, con paesi egemonici che mantengono i loro programmi di dominio e sfruttamento contro i popoli del sud.
Ha affermato che questi fanno appello all’imposizione di “misure coercitive unilaterali, illegali, penali ed estorsive” contro le economie ed i popoli, che bloccano l’accesso al cibo, alle medicine, ai beni ed ai servizi essenziali e compromettono il pieno godimento dei diritti umani di milioni di persone.
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