Gli squilibri del sistema finanziario internazionale non garantiscono la stabilità necessaria per raggiungere gli obiettivi di sviluppo sostenibile e soddisfare le esigenze specifiche di questi paesi, ha denunciato intervenendo al IV Vertice dei Piccoli Stati Insulari in Via di Sviluppo (SIDS) che si riunisce nella capitale di Antigua e Barbuda.
Ha sottolineato che tutte le sfide affrontate dai SIDS “per Cuba sono esacerbate in modo esponenziale, a causa del bloqueo economico, commerciale e finanziario imposto dal Governo degli Stati Uniti da più di sessant’anni e per l’inclusione arbitraria del nostro paese nella lista unilaterale dei presunti stati sponsor del terrorismo”.
Valdés Mesa ha presentato in questo evento un insieme di azioni che Cuba propone riguardo alla questione cruciale della mobilitazione delle risorse per questi territori, come pubblicato nel sito web della Presidenza della maggiore delle Antille.
Tra questi, ha menzionato la ricapitalizzazione delle banche multilaterali di sviluppo ed il miglioramento delle loro condizioni di prestito, nonché l’adempimento una volta per tutte dell’impegno dei paesi sviluppati nei confronti dell’aiuto pubblico allo sviluppo, attraverso assegnazioni basate sulle vulnerabilità, non solo sul reddito.
Rafforzare inoltre il sistema delle banche pubbliche di sviluppo, con maggiore capacità e maggiore cooperazione tra banche nazionali e multilaterali, per allineare le loro attività agli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile, all’Accordo di Parigi ed alla nuova Agenda di Antigua e Barbuda.
Inoltre, bisogna definire l’accesso dei SIDS ai finanziamenti a condizioni favorevoli ed alla cooperazione tecnica sulla base di criteri che vanno oltre il Prodotto Interno Lordo, che tengano conto della vulnerabilità multidimensionale.
Un’altra azione consiste nel rivedere in modo completo la politica di sovrapprezzo del Fondo Monetario Internazionale, compresa la sua sospensione, o una riduzione permanente significativa o l’eliminazione.
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