Per il settimo giorno consecutivo, i militari hanno impedito l’ingresso di medicinali e cibo nel campo, nell’ambito della guerra di sterminio e di punizione collettiva contro i residenti, che si rifiutano di lasciare le proprie case.
Secondo il canale panarabo Al Mayadeen, l’esercito israeliano ha demolito edifici residenziali nella parte occidentale dell’area ed i paramedici della Mezzaluna Rossa hanno trasferito diversi feriti all’ospedale Kamal Adwan, dopo un attacco aereo contro una casa vicino alla moschea Al-Ihsan a Jabalia.
L’amministrazione dell’ospedale Kamal Adwan ha assicurato che non ci sarà alcuna evacuazione dell’istituto sanitario e “ci concentriamo sulla garanzia dell’ingresso di carburante e sul rafforzamento nel nord del sistema sanitario”.
Ha riferito che alcuni pazienti, compresi i bambini, sono stati trasferiti in centri medici nella città di Gaza per alleviare la pressione sulle strutture sanitarie nel nord.
Sul suo account di Twitter, il direttore dell’Organizzazione Mondiale della Sanità, Tedros Adhanom Ghebreyesus, ha denunciato che Israele ha negato l’entrata di due missioni di aiuto ed ha preteso di sospendere gli ordini di evacuazione e di interrompere la protezione degli ospedali.
L’autorità ha esortato il governo di Tel Aviv a facilitare le missioni umanitarie ed a lavorare per un cessate il fuoco.
“Tutte le persone coinvolte in questo conflitto hanno bisogno di pace”, ha concluso il capo dell’OMS.
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