Il Ministero degli Affari Esteri e degli Espatriati ha avvertito in una nota che questi posti di blocco “limitano la vita dei cittadini e controllano i loro spostamenti all’interno di città, paesi e campi profughi”.
Questa politica frammenta Cisgiordania e la trasforma in un’enorme prigione, ha affermato.
Nel testo si afferma che questi posti di blocco militari sono una “atroce punizione collettiva contro i palestinesi” e ricordano i peggiori regimi di apartheid della storia.
Ha inoltre espresso il suo profondo stupore per il silenzio della comunità internazionale di fronte a questa situazione, in particolare di quei paesi che affermano di avere a cuore i diritti umani.
Il mondo deve adottare misure urgenti per rimuovere tutte queste barriere e facilitare la circolazione dei palestinesi, ha concluso.
Ig/rob
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