In una dichiarazione, l’organizzazione fondata da ex riservisti ha affermato che domani il Consiglio Superiore di Pianificazione approverà la costruzione di altre 1.334 unità su terreni palestinesi.
Ha ricordato che l’anno scorso l’ente israeliano ha dato il via libera alla costruzione di 9.971.
Peace Now ha sottolineato che l’accelerazione è motivata dai cambiamenti apportati dal governo di Benjamin Netanyahu, il più sionista nella storia di Israele.
Ha sottolineato che l’amministrazione ha eliminato il controllo diretto dei leader politici sulla pianificazione degli insediamenti.
Prima di allora, ogni fase del processo richiedeva l’approvazione del Ministro della Difesa, ha sottolineato.
A partire da novembre 2024, il Comitato di Pianificazione ha iniziato a svolgere riunioni settimanali anziché trimestrali ed in ogni occasione ha sostenuto la costruzione di centinaia di case.
“Questo cambiamento sembra far parte della strategia del governo per normalizzare la pianificazione degli insediamenti, ridurre il controllo locale ed internazionale e sfruttare l’attenzione mondiale su Gaza per accelerarne l’espansione”, ha affermato.
L’ONG ha affermato che questa politica compromette ogni possibilità di raggiungere una soluzione pacifica al conflitto, perché attua piani espansionistici su una scala senza precedenti in Cisgiordania.
Ig/rob
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