Tufton ha smentito le voci apparse sui social media circa la fine della presenza della brigata medica cubana in Giamaica a causa delle pressioni degli Stati Uniti.
Il funzionario giamaicano ha spiegato che parte del personale medico cubano tornerà a casa a breve, ma questo non ha nulla a che fare con la posizione di Washington; piuttosto stanno completando la loro missione.
Dei circa 400 dipendenti, un terzo se ne andrà, ma altri colleghi arriveranno a sostituirli, ha spiegato Tufton, come riportato dal Jamaica Observer.
Stiamo attualmente rinegoziando il memorandum d’intesa con il governo cubano e sono in corso discussioni sul documento.
“Stiamo cercando di trovare un terreno comune con tutte le parti interessate: il nostro principale partner commerciale, gli Stati Uniti, e anche un rapporto tradizionale e proficuo con i cubani”, ha affermato Tufton.
Le dichiarazioni di Tufton giungono sullo sfondo di voci secondo cui Kingston avrebbe ceduto ai capricci di Washington, che cerca di radicalizzare la sua politica anti-cubana.
Gli Stati Uniti hanno ricattato le nazioni che mantengono il personale medico cubano, minacciando di vietare ai leader e alle loro famiglie l’ingresso nel paese settentrionale se non avessero espulso il personale medico della maggiore delle Antille.
Ig/joe