ESCLUSIVO
Durante quasi sei decadi di applicazione, il bloqueo economico, commerciale e finanziario degli Stati Uniti contro Cuba ha ricevuto le qualifiche più diverse, da ingiusto e criminale fino ad aberrante e genocida.
L'Assemblea Generale dell'ONU ha manifestato il suo rifiuto al bloqueo degli Stati Uniti contro Cuba per 27 anni consecutivi, e reclama l'urgenza di mettere fine a questo meccanismo che appare come il principale ostacolo per lo sviluppo dell'isola caraibica.
Incidenti gravi sono successi durante il “Super Lunes” di proteste in Cile, nel quale centinaia di persone sono uscite nuovamente e pacificamente sulle strade e sono state perseguite in maniera violenta dalle forze dell’ordine.
Dopo l’allegria legittima davanti al fatto ineccepibile della sconfitta del governo del presidente cileno, Sebastian Piñera e la destra politica davanti ad un popolo in marcia di massa, si impone il punto interrogativo sul futuro del movimento, di una conseguenza legittima, ma contemporaneamente efficace della protesta.
Dal 9 ottobre scorso, quando Turchia ha lanciato un'operazione denominata “Fonte di pace”, i risultati preliminari dimostrano che più di 160 mila sono gli sfollati e distruzioni significative al nord della provincia siriana di Hasaka.
Il sottosegretario dell'Interno del Cile, Rodrigo Ubilla, ha confermato il 22 ottobre la morte di 15 persone nelle proteste degli ultimi giorni contro le politiche economiche del governo di Sebastian Piñera.
L’occupazione e l’incendio degli uffici del Tribunale Elettorale Dipartimentale di Potosì ed azioni violente contro gli arbitri delle elezioni a Tarija, Chuquisaca, Oruro e La Paz confermano le denunce dei piani golpisti degli Stati Uniti contro Bolivia.
Nel 1996 l'asse più duro contro Cuba riuscì a codificare il bloqueo totale imposto nel gennaio del 1962 dal presidente degli Stati Uniti, John F. Kennedy, approvando così un'iniziativa con un marcato carattere extraterritoriale: la Legge Helms-Burton.
I boliviani si mantengono all'aspettativa davanti all'annuncio formulato dal presidente, Evo Morales, che presenterà prove sui piani di un golpe di Stato questo martedì 15 ottobre.
Siria difenderà ogni pollice del suo territorio in caso di qualunque aggressione della Turchia, ha detto l’8 ottobre il viceministro degli Esteri, Faisal Mekdad.
|