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Accusano Israele di aver commesso un omicidio contro un prigioniero palestinese

Ramallah, 24 mag (Prensa Latina) Il Centro Palestinese di Studi sui Prigionieri ha accusato oggi le autorità israeliane di aver praticato un omicidio lento e deliberato nei confronti del detenuto Walid Daqqa, 62 anni.
L'organizzazione ha rivelato che Daqqa subisce il reato di negligenza medica, dopo aver sofferto di un cancro che gli ha colpito il midollo osseo senza aver ricevuto cure adeguate.
In tal senso, l'istituzione ha denunciato il silenzio sospetto che circonda il caso del detenuto, che ha subito una ricaduta nei giorni scorsi a causa dell'imprudenza di lasciarlo senza cure.
Daqqa ha completato la sua condanna a 37 anni mesi fa ed è ancora detenuto dal regime israeliano per altri due anni in un caso inventato relativo all'introduzione di telefoni cellulari in prigione.
Secondo il direttore del Centro, Riyad Al-Ashqar, l'intenzione dell'amministrazione penitenziaria e dell'ente di Tel Aviv è di tenerlo prigioniero per ucciderlo prima di essere rilasciato.
Ieri il portavoce dell'Ufficio Informazioni sui Prigionieri, Hazem Hassanein, ha avvertito che Daqqa sarebbe stato sottoposto a un tentativo di omicidio simile a quello subito dal martire Khader Adnan all'inizio di questo mese.
In questo contesto, il Ministero dei Prigionieri e degli Ex Prigionieri di Gaza ha respinto le dichiarazioni del capo della Sicurezza Nazionale israeliana, Ben Gvir, secondo cui Daqqa “deve finire la sua vita all'interno della prigione”.
Ig/yma