La base della polemica è la confessione dei dirigenti dell’azienda che rivelarono la consegna a Panama di commissioni illegali per un importo di 59 milioni, ma le loro identità non si diffusero ufficialmente fino al momento.
Nella sessione del Consiglio di Gabinetto programmata per questo martedì, analizzeranno i particolari legali della denuncia, che permetterebbe recuperare il denaro sottratto al tesoro.
Pubblici ministeri svizzeri accusarono formalmente per corruzione i fratelli Ricardo e Luis Enrique Martinelli, figli dell’anteriore mandatario Ricardo Martinelli Berrocal (2009-2014), e congelarono 22 milioni di dollari in conti bancari.
Questa azione è accaduta l’anno scorso, secondo una lettera del 24 febbraio 2015 inviata dalle autorità elvetiche al Ministero Pubblico (MP) panamense, secondo il quotidiano locale La Stampa che citò testualmente l’invito a che il denaro pignorato fosse reclamato dal Panama mediante assistenza giudiziale.
Il MP confermò al giornale il sequestro, ma mantenne il silenzio sul reclamo del denaro, che i giuristi svizzeri sospettano sia parte di pagamenti di bustarelle del gruppo brasiliano.
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