Intervenendo nel Congresso Internazionale Pedagogia 2017 che si effettua in questa capitale dal 30 gennaio al 3 febbraio prossimo, Satyarthi ha sottolineato che questa isola caraibica investe il 10% del suo Prodotto Interno Lordo in educazione, a dispetto dei suoi problemi economici ed il bloqueo imposto dagli Stati Uniti.
Satyarthi criticò la situazione di 168 milioni di bambini nel mondo che vivono in schiavitù, dei quali circa 80 milioni devono lavorare in condizioni pietose.
Dentro i fattori che hanno influenza sull’esistenza di questo flagello identificò la mancanza di coscienza sociale e di leggi solide contro questo male.
L’attivista indiano affermò che sebbene si dice che il lavoro infantile e la mancanza di educazione sono prodotto della povertà economica, in realtà si tratta di assenza di volontà politica, perché si destinano abbondanti risorse per fini militari.
Kailash Satyarthi, nato a Vidisha, in India nel 1954, ha ricevuto il premio Nobel della Pace nel 2014, insieme al pachistano Malala Yousafzai, per la sua lotta per sradicare il lavoro e lo sfruttamento infantile.
Nel 1983 fondò l’organizzazione Bachpan Bachao Andolan (BBA) che opera in 44 paesi per contribuire alla diminuzione del lavoro e della schiavitù nei bambini.
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