Per questo motivo fu tanto importante unirci come popolo mediante i nostri movimenti sociali per cambiare le imposizioni, le dominazioni politiche ed economiche che venivano dall’estero per il saccheggio dalle nostre risorse naturali e sotto condizionamenti e ricatti, disse in una sessione in onore al 236º anniversario del dipartimento di Oruro.
Secondo il mandatario, Bolivia non aveva nessuna autodeterminazione, con norme politiche, economiche e sociali imposte da sopra e da fuori, e con leggi che arrivavano in altre lingue.
E’ trascorso del tempo prima di poterci organizzare e decidere il nostro futuro come popoli originari e millenari di questa terra, c’organizziamo non solo dal punto di vista sociale, sindacale, comunale, ma anche elettorale.
Morales ricordò che Bolivia è nella mira di tutto il mondo, dei mezzi di comunicazione, di analisti e di organismi internazionali per le sue politiche economiche nate dal popolo, senza imposizioni o modelli importati da altri paesi.
“È importante proteggere l’economia nazionale ed avere un materasso finanziario di riserve internazionali per mantenere gli avanzamenti del processo di cambiamento che sono il prodotto della lotta del popolo boliviano, non è un regalo di Evo Morales, l’unico che faccio è accompagnare ed appoggiare queste grandi lotte”, ha concluso.
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