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Calciatore peruviano molto emozionato per visitare la terra di Fidel Castro

L'Avana, 27 feb (Prensa Latina) Il calciatore peruviano Juan Cominges dimostrò oggi qui la sua gratitudine per avere avuto la possibilità di visitare la terra del suo idolo, l'ex mandatario cubano Fidel Castro. 

 
“Lo conoscevo dai libri e volli sempre visitare il suo paese. Ero ansioso in questi giorni prima di viaggiare. Ho visto in molti luoghi la parola Rivoluzione, ma soprattutto, l’ho sentita nella gente”, dichiarò. 
 
Nella sede dell’Istituto Cubano di Amicizia coi Popoli (ICAP), Cominges confessò che la forza per superare ogni tipo di problemi, tipica del Comandante in Capo e del suo popolo, è stata la ragione per cui stima immensamente Fidel e Cuba. 
 
“Voi rappresentate il distacco dal capitale, la disubbidienza, il non negoziare valori ed essenze”, assicurò il centrocampista, che giocò nella nazionale peruviana in 15 occasioni. 
 
Il passato 27 novembre, il giocatore del Cienciano del Cusco, della Seconda Divisione del Perù, segnò un rigore in una partita molto emotiva, e dedicò il goal al Comandante in Capo cubano, scomparso due giorni prima. Un messaggio di testo di sua sorella gli aveva dato la notizia che secondo le sue stesse parole, lo aveva depresso molto. 
 
“Così ho deciso di fargli un piccolo omaggio, e con un pennarello ho scritto, al rovescio di una maglietta che avrei usato sotto quella della squadra, “Hasta la victoria siempre, Fidel”, spiegò. 
 
L’immagine, prodotta ai 29 minuti dell’incontro, ha fatto il giro del mondo e lo ha reso famoso, benché fortunatamente per lui non ha generato rappresaglie da parte della direzione del suo club. 
 
Il giocatore decise di donare la storica maglietta utilizzata quel giorno nello stadio Inca Garcilaso della Pianura del Cusco all’Istituto cubano dello Sport (Inder). 
 
 
Ig/lp 

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