La tradizionale peregrinazione di massa che si svolge ogni anno partì dal centrico Museo Casa Natale di Josè Antonio, fino al cimitero di questa città, ubicata nella costa nord della provincia di Matanzas ed a 150 chilometri all’est de L’Avana.
Corone a nome del presidente di Cuba, Raul Castro; dei Consiglio di Stato e di Ministri; della Federazione degli Studenti Universitari (FEU) e del popolo cubano, furono depositate sulla tomba dove riposano i resti del rivoluzionario.
Jennifer Bello, presidentessa nazionale della FEU, espresse alla stampa che questa commemorazione è una maniera di rendere omaggio, “col compromesso indissolubile di essere conseguenti col nostro tempo”.
Il dirigente della FEU, Adrian Villa, alunno dell’Università di Matanzas, ratificò nelle parole centrali il compromesso giovanile con la patria, fedeli al lascito di Fidel, e di Josè Antonio.
Echeverria (1932-1957), soprannominato “Manzanita” dai suoi familiari, entrò nell’Università de L’Avana, dove si iscrisse al corso di architettura 1950-1951.
Tre anni dopo, fu eletto presidente dell’Associazione degli Studenti di questa facoltà, integrò la direzione della FEU, ed è stato confermato nell’incarico nel 1955.
Alla fine di quell’anno, fondò insieme ad altri compagni, il “Directorio Revolucionario” (DR), organizzazione clandestina per combattere il regime di facto di Fulgencio Batista (1952-1958).
Il 13 marzo 1957, il DR attaccò il Palazzo Presidenziale della capitale, col proposito di giustiziare Batista ed, in un’azione parallela e con Echeverria dirigendola, occupare Radio Reloj per divulgare i fatti.
Al termine dell’operazione nella stazione radio e quando si dirigeva all’università de L’Avana, l’auto dove viaggiava si è imbattuta in un auto della polizia, e si intavolò un combattimento nel quale morì Echeverria alla giovane età di 25 anni.
Ig/wap