Fonti del Ministro di Giustizia e Sicurezza Pubblica confermarono a Prensa Latina che le morti violente in questa nazione si diminuirono da 22 ad otto giornaliere, frutto di misure straordinarie per sradicare l’insicurezza cittadina.
Le autorità attribuiscono la maggioranza di dette morti a confronti tra le forze dell’ordine e “mareros” (delinquenti), mentre gli assassinati di civili sono la minoranza, contrario a quello che la destra politica potenza nei suoi mass media.
Il governo del presidente Salvador Sanchez Ceren si rifiuta di legittimare le maras (bande giovanili) negoziando coi suoi membri, ed i colpi inflitti alle bande aumentano, ed in 137 dei 262 municipi salvadoregni non si è registrato nessun omicidio questo anno.
Howard Cotto, delegato della Polizia Nazionale Civile, precisò che 63 dei 100 capoccia più ricercati per i loro multipli crimini furono già arrestati, e 14 morirono in scambi di spari di armi da fuoco o per lotte interne.
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