Questa è la seconda occasione in cui professionisti cubani partecipano a questi corsi di quattro mesi -la prima esperienza è stata nel 2015 – come parte della politica di cooperazione tra i due paesi, che contribuisce all’abilitazione ed alla formazione di tecnici dell’isola nella produzione lattiera e delle industrie lattee.
Sendic ricordò intervenendo nell’atto, gli anni che visse sull’isola nella decade degli anni 80 del passato secolo e lo sforzo enorme delle sue autorità per garantire l’alimento alla popolazione, nonostante il bloqueo economico statunitense.
“Fummo testimoni privilegiati per aver vissuto questa parte della storia dell’isola e di vedere anche come ha diminuito la cifra di mortalità infantile di Cuba”, segnalò, “ è stata l’invidia positiva” degli altri paesi della regione, in tutti questi anni.
Ricordò il ruolo svolto dalla nazione caraibica quando accolse a centinaia di lottatori per la democrazia di tutta la regione che scapparono dalle dittature, e sottolineò che il continente sarebbe oggi “molto differente” se non fosse esistita Cuba e la sua Rivoluzione.
Il vicepresidente segnalò, davanti ad una domanda di Prensa Latina, che questo secondo corso “è una dimostrazione di quanto sono vicini i nostri paesi, nonostante la distanza geografica”.
Rimarcò che la formazione di questo gruppo di studenti cubani nel suo paese è una piccola forma di restituire “l’enorme debito che l’Uruguay ha con Cuba in tutti questi anni”.
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