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Solidarietà con Cuba è in un momento cruciale, afferma Andres Gomez

New York, 27 mar (Prensa Latina) Il coordinatore nazionale della Brigata Antonio Maceo, Andres Gomez, affermò oggi che la solidarietà con Cuba negli Stati Uniti vive un momento cruciale, di fronte all'obiettivo di avanzare verso la piena normalizzazione delle relazioni bilaterali.  

 
“Siamo in uno scenario nel quale è molto importante per il paese caraibico l’appoggio, mentre il nuovo governo nella Casa Bianca decide come agire”, segnalò in un’intervista con Prensa Latina il giornalista cubano, residente a Miami, e che dirige anche la rivista Areito Digital. 
 
Secondo l’attivista, è difficile predire il cammino degli avvenimenti con l’arrivo all’Ufficio Ovale del repubblicano Donald Trump, dopo che negli ultimi anni il suo predecessore nell’incarico, il democratico Barack Obama, optasse per l’avvicinamento ed ammettesse il fallimento di più di mezzo secolo di politiche ostili contro la maggiore delle Antille. 
 
“La mia opinione è che la nuova amministrazione non sembra decisa a cancellare gli sviluppi avanzati, perché altrimenti avrebbe già fatto qualcosa in quella direzione in questi primi due mesi, ma in realtà non è facile sapere con sicurezza”, notò. 
 
Gomez considerò che la celebrazione questo fine settimana, nella Grande Mela, di un incontro nazionale della solidarietà con Cuba si produsse nel migliore momento possibile. 
 
Più di 200 residenti in 24 stati nordamericani e quattro province canadesi parteciparono sabato e domenica ad una conferenza per promuovere la normalizzazione delle relazioni tra L’Avana e Washington, forum accolto dall’Università di Fordham. 
 
“Io credo che questa conferenza fu eccessivamente importante, perché ha riunito un numero significativo di persone e gruppi che hanno lavorato per molti anni a favore della difesa del diritto del popolo cubano di vivere in pace”, precisò. 
 
Secondo l’attivista, è chiaro che la principale priorità per i partecipanti è il sollevamento immediato ed incondizionato del bloqueo economico, commerciale e finanziario imposto a Cuba da più di mezzo secolo, sanzioni che rappresentano un ostacolo serio per la normalizzazione delle relazioni. 
 
“Non può essere altrimenti, benché abbiamo anche le priorità della devoluzione del territorio dove è collocata la base navale degli Stati Uniti nella baia di Guantanamo e di terminare con l’impunità del terrorismo contro il popolo di Cuba sovvenzionato e appoggiato dalla nazione settentrionale”, sottolineò. 
 
Gomez denunciò che nel sud della Florida ed in San Juan, a Porto Rico, vivono tranquilli responsabili di crimini gravi contro Cuba. 
 
“L’importanza di questa conferenza appena celebrata è che offrì uno spazio che tempo fa non si dava per riflettere collettivamente ed individualmente, per procedere nel futuro immediato ed avanzare verso l’eliminazione degli ostacoli che colpiscono la normalizzazione dei vincoli”, ha concluso. 
 
Ig/wmr

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