venerdì 26 Luglio 2024
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Giovani riaffermano compromesso col processo rivoluzionario cubano

L'Avana, 2 mag (Prensa Latina) Giovani cubani riaffermarono oggi il loro compromesso col processo rivoluzionario iniziato nel 1959 sull'isola, dove si mantengono le conquiste sociali raggiunte dal popolo. 

 
In differenti centri studenteschi e lavorativi della capitale si realizzarono atti di appoggio al Governo, organizzati dall’Unione dei Giovani Comunisti (UJC). 
 
La Scuola Pedagogica Fulgencio Oroz -con una matricola di 1070 studenti -, fu uno degli scenari che servì per ricordare il leader storico, Fidel Castro e risaltare la validità del suo pensiero politico. 
 
Frank Roque, segretario generale dell’UJC in questa scuola, enfatizzò che la forza del paese radica nell’unità, elemento chiave per dare continuità all’opera sognata dall’Eroe Nazionale, Josè Martì. 
 
Inoltre, condannò il terrorismo di Stato contro la nazione antillana, vittima anche di un bloqueo economico, commerciale e finanziario imposto dagli Stati Uniti da più di mezzo secolo. 
 
Maylin Alberti, prima segretaria dell’UJC nella capitale, puntualizzò che la gioventù non si è persa come commentano i nemici, ma è oggi un esempio di principi. 
 
Nel ministero del Commercio Estero e nell’Ospedale Hermanos Ameijeiras, si unirono studenti e lavoratori per appoggiare l’opera della Rivoluzione. 
 
Gli oratori sottolinearono i risultati ottenuti in più di 50 anni di indipendenza e sovranità nei campi della salute, dell’educazione e di altri campi, che dimostrano la vera giustizia sociale. 
 
Ig/joe 

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