In un atto politico militare effettuato nel Mausoleo al Soldato Internazionalista Sovietico, l’ambasciatore russo nell’isola caraibica, Mikhail Kamynin, affermò che questa vittoria restituì la speranza ai popoli del mondo che desideravano la pace.
Inoltre, disse che questa attività contribuiva alla memoria storica delle nazioni dell’ex Unione di Repubbliche Socialiste Sovietiche (URSS), che non dimenticano il sacrificio di quegli eroi che combatterono il fascismo.
Kamynin sottolineò l’appoggio di Cuba ed affermò che questa collaborazione continua oggigiorno nella lotta per la pace, la verità storica e contro l’ingerenza, il terrorismo ed il narcotraffico.
Da parte sua, il capo di direzione del MINFAR, generale di brigata Alcibiades Perez, delimitò che è un dovere coltivare la memoria ed onorare gli uomini e donne che contribuirono a vincere il fascismo.
Ricordò, inoltre, l’incorporazione all’esercito sovietico di tre cubani che risiedevano in quel tempo nell’URSS, fatto che catalogò come la premonizione di un’amicizia tra i popoli cubano e russo che resiste il tempo e le circostanze.
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