Il viaggio investigativo che comincerà il prossimo 15 maggio e si prolungherà fino al 13 giugno, consiste in una circumnavigazione dell’isola caraibica, durante la quale vogliono anche scoprire e caratterizzare l’estensione degli scogli corallini di Cuba.
John Reed, professore di Investigazione e scientifico dell’Istituto Oceanografico dell’Università Atlantica della Florida, scrisse nella pagina web della NOAA che il percorso si basa su una dichiarazione congiunta tra le due nazioni su Cooperazione per la Protezione Ambientale.
L’iniziativa che potrebbe servire come base per una relazione secondo Reed a lungo termine tra esperti e collaboratori di entrambe le nazioni, appoggia anche il Memorandum di Intendimento raggiunto tra la NOAA, il Servizio di Parchi Nazionali degli Stati Uniti, ed il Centro Nazionale di Aree Protette di Cuba (CNAP).
Questo ultimo meccanismo stabilisce una relazione di gemellaggio tra i santuari marino Guanahacabibes e Banco di San Antonio, nell’ovest della nazione antillana; e spazi statunitensi come il Santuario Marino Nazionale dei Caio della Florida.
D’accordo con Reed, i soci e collaboratori cubani includono scientifici del CNAP, il Centro di Investigazioni Marine dell’Università de L’Avana, l’Istituto di Scienze del Mare e l’Acquario Nazionale di Cuba.
Nel caso degli Stati Uniti, il progetto è organizzato da due entità cooperative della NOAA: l’Istituto per l’Esplorazione, Investigazione e Tecnologia Oceaniche, dell’Università Atlantica della Florida e l’Istituto degli Studi Marini ed Atmosferici dell’Università di Miami.
Ig/mar