Morales rispose ad una domanda dei giornalisti in una conferenza stampa ricalcando che sarà “antimperialista fino alla morte” e dopo si riferì al saccheggio delle risorse naturali della nazione andino-amazzonica da parte di aziende private statunitensi con presenza nel paese.
Inoltre, criticò la posizione dell’Organizzazione degli Stati Americani (OSA) davanti a vari fatti in America Latina come i tentativi di destabilizzazione della rivoluzione bolivariana in Venezuela.
In questo senso, il dignitario disse recentemente nel suo account in Twitter @evoespueblo: che il segretario generale dell’OSA, Luis Almagro, applica la politica del Piano Condor per eliminare i governi antimperialisti.
Detto piano fu una coordinazione delle dittature del Cono Meridionale dell’America, con la partecipazione della CIA, per eliminare i movimenti di sinistra nelle decadi degli anni 70 ed 80.
Morales qualificò l’OSA come una colonia degli Stati Uniti che non condivide i principi e le decisioni dei popoli latinoamericani.
Il mandatario risaltò la necessità che i paesi del continente mantengano l’unità mediante organismi come la Comunità degli Stati Latinoamericani e Caraibici (Celac) e l’Unione delle Nazioni Sud-americane (Unasur).
Durante l’incontro coi reporter in Belgio, Evo Morales abbordò altri temi come gli sviluppi della Bolivia negli ambiti sociale ed economico, e la decisione del presidente Donald Trump di ritirare gli Stati Uniti dall’Accordo di Parigi.
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