Walker, insieme a Luis Berrios, direttore esecutivo del gruppo religioso ed umanitario, offrirono una conferenza stampa in questa capitale sulla XXVIII Carovana di Amicizia USA -Cuba, i cui membri cominciano ad approdare da questo martedì sull’isola caraibica.
Spiegò che la carovana percorse più di 50 città statunitensi dove visitò chiese, ospedali, comunità e si incontrò con alcuni congressisti per informare sulla realtà cubana ed i tentativi dell’amministrazione di Donald Trump per distruggere l’incipiente processo di normalizzazione delle relazioni tra Washington e L’Avana.
“Portiamo un container simbolico di medicine e materiali scolastici, ma il fatto principale è la battaglia dell’informazione sulla volontà del presidente USA di rinforzare il bloqueo contro il popolo cubano”, ha messo in allerta.
Berrios, invece, disse che questo impegno è oggi ancora più necessario, mentre migliaia di statunitensi vogliono viaggiare a Cuba e non possono farlo per via del bloqueo, che funziona anche contro i cittadini degli Stati Uniti.
“Rappresentiamo un progetto di disubbidienza civile”, sottolineò, e ricordò che l’iniziativa dello scomparso Lucius Walker, che risale al 1992, “non ha mai chiesto né accettato una licenza delle autorità nordamericane per viaggiare a Cuba”.
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