Riconoscendo il valore universale di questo sito, l’Unesco considerò che le vestigia archeologiche incontrate costituiscono l’evidenza materiale più rilevante consociata all’arrivo di africani schiavizzati al continente americano, segnalò in una nota il Ministero di Relazioni Estere.
“Il Cais di Valongo è un sito che ricorda uno dei più gravi crimini perpetrati contro l’umanità, cioè la schiavitù”, sottolinea.
Il porto di Valongo è considerato la principale porta di entrata degli schiavi africani in Brasile e nelle Americhe, ed è anche l’unico preservato materialmente.
Si stima che in questo porto sono sbarcati tra 500000 ed un milione di schiavi africani, dei circa quattro milioni che ha ricevuto Brasile nei più di tre secoli di durata di questo regime; cioè, attorno ad un 40% di tutti quelli che arrivarono vivi nelle Americhe.
Con l’iscrizione del memoriale carioca, si alza a 21 il numero di siti esistenti in Brasile dichiarati dall’Unesco Patrimonio Mondiale dell’Umanità.
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