Secondo questa agenzia specializzata delle Nazioni Unite, l’84% di queste persone era sfollato dentro il paese levantino, mentre il resto ritornarono alla loro patria provenienti dalla Turchia, Libano, Giordania ed Iraq.
La maggioranza arrivarono dalla Turchia e dalla Giordania, attraverso le zone di Aleppo ed Al Hasakeh, precisò.
Siria soffre dal marzo del 2011 un grave conflitto, motivato dall’interesse dei paesi occidentali e dai suoi alleati regionali di imporle un cambiamento di regime per impadronirsi degli ingenti giacimenti di petrolio, con saldo di centinaia di migliaia di morti e milioni di sfollati.
Negli ultimi mesi, le truppe locali con l’appoggio dell’aviazione russa e delle milizie alleate sono riuscite a propinare importanti colpi ai gruppi terroristici che stanno occupando parti del paese, tra loro l’Isis e l’ex Fronte Al Nusra.
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