“I nemici non hanno cessato con il loro atteggiamento ostile contro Iran”, indicò il generale.
A giudizio di Purdastan, attualmente la nazione persiana continua ad essere bersaglio di una guerra soave e abbastanza insistente dei nemici. È necessario rinforzare la capacità difensiva ad un livello corrispondente alle minacce, ha sottolineato.
Il generale di brigata ponderò il potere militare delle forze armate iraniane e ricordò la prodezza con cui affrontarono per otto anni la guerra imposta dall’Iraq.
L’Iran ha resistito davanti ad un Iraq che contava con l’appoggio di potenze straniere e paesi radicali arabi della zona che consegnarono approvvigionamenti e viveri per l’esercito iracheno, ricordò.
Quella circostanza, secondo Purdastan, è accaduta parallelamente alle azioni del gruppo contro l’Iran, Muyahedin Jalq (MKO, per le sue sigle in inglese) che tentò perturbare la sicurezza del paese persiano ed ostacolare la formazione della Repubblica Islamica, raccontò.
Oggi l’Iran dispone di migliori condizioni, a dispetto delle sanzioni, ed ottenne l’autosufficienza nella produzione di macchinari e sistemi militari chiave per la difesa, sottolineò.
La Repubblica Islamica dell’Iran reiterò che la sua dottrina difensiva si basa sulla dissuasione ed il suo potere militare non rappresenta nessuna minaccia per terzi paesi, in questione per i suoi vicini.
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