A 77 anni, l’anche insegnante di canto e danza afro-colombiana, accolse con emozione l’importante lauro, conferito dall’Università Pedagogica Nazionale della Colombia.
“Siamo sicuri che io non ho mai cantato per denaro, né canterò per denaro, bensì per l’onore di un paese, per l’onore della musica, per l’onore del contadino”, espresse l’esponente della musica tradizionale colombiana.
Totò ha ricordato gli anni duri della sua infanzia. “Noi siamo persone che siamo state rifugiate fino ad arrivare a Villavicencio e dopo a Bogotà”, ha raccontato.
Aggiunse che con senso di appartenenza, la sua famiglia riuscì ad andare avanti con la calzoleria, con l’onore e con la parola.
Segnalò che la musica ha bisogno di disciplina per potere essere dominata, “con orgoglio e con molta eleganza”.
Il Consiglio Superiore dell’Università Pedagogica Nazionale sottolineò il lavoro infaticabile dell’artista durante più di 50 anni per le culture afro-colombiane e per affermare le espressioni musicali ancestrali con la sua preziosa cosmogonia.
La produzione discografica di Totò è composta da sette dischi con composizioni proprie e raccolte realizzate durante il suo lungo ed intenso viaggio etnografico ed antropologico attraverso le coste colombiane e di altri paesi latinoamericani.
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