In dichiarazioni alla televisione statale iraniana, Jafari ha confermato che è fuori discussione il disarmo della Resistenza Islamica libanese o Hezbollah.
L’ufficiale di alto rango negò anche le accuse formulate dall’Arabia Saudita contro Hezbollah ed Iran, in relazione con un presunto aiuto alle forze ribelli in Yemen e di svolgere un ruolo in un attacco missilistico contro il Regno agli inizi di questo mese.
Per questi motivi, le tensioni aumentarono tra la monarchia sunnita saudita e l’Iran sciita, la cui rivalità ha causato uno scambio di accuse per gli eventi in sviluppo in Siria, Iraq, Yemen e Bahrein.
Jafari ha osservato che la resistenza islamica libanese non può consegnare le sue armi, perché il suo obiettivo è lottare contro il nemico, Israele. Questo non è negoziabile, ha concluso.
Il governo del paese persiano ha negato in reiterate occasioni che offrì appoggio finanziario e militare all’insorgenza in Yemen, mentre ha accusato Riad di essere la causa del conflitto in corso.
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