“Hart è stata la mia porta di entrata a Cuba, quando arrivai per la prima volta a L’Avana su invito di Fidel” ed ha cooperato con la pubblicazione nell’isola del mio libro L’opera dell’Artista – una visione olistica dell’Universo di cui lui ha scritto il prologo, ha ricordato.
E’ stata quell’opera, rivelò Frei Betto, che portò Fidel ad informarsi sulla cosmologia e l’astrofisica, temi frequenti nei nostri dialoghi fino all’ultima volta che siamo stati insieme, il 13 agosto 2016, giorno dei suoi 90 anni, ha scritto.
Il frate domenicano ha inoltre sottolineato che il famoso intellettuale cubano ha partecipato da vicino nell’intervista contenuta in “Fidel e la Religione”, e ha scritto un bel prologo.
“Hart ci lascia un’eredità di fedeltà alla causa degli oppressi e di come fare della cultura e dell’arte strumenti di liberazione e di espressione della voce di quelli che non hanno voce”, ha dichiarato.
Armando Hart Davalos è deceduto ieri a L’Avana con 87 anni di età, a causa di un’insufficienza respiratoria.
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