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L’ALBA-TCP, una potente arma di liberazione, ha affermato Nicolas Maduro

L'Avana, 15 dic (Prensa Latina) Il presidente venezuelano Nicolas Maduro ha sottolineato il leadership di Fidel Castro e Hugo Chavez nel processo di creazione 13 anni fa dell'ALBA-TCP, che ha descritto come una "potente alleanza di liberazione".


Al suo intervento nel Palazzo delle Convenzioni de L’Avana, per l’anniversario dell’Alleanza Bolivariana per i Popoli della Nostra America – Trattato di Commercio dei Popoli (ALBA-TCP) e difronte al presidente cubano, Raul Castro, Maduro ha assicurato che “n’è valso la pena” percorrere questo cammino.

Ha detto che con l’ALBA-TCP è stato raggiunto un meccanismo di integrazione per la prima volta, che ci ha messo gli umili al centro.

Il mandatario sudamericano, arrivato in questa capitale poche ore prima dell’incontro dopo aver fatto un lungo viaggio da Istanbul (Turchia), ha affermato che senza il consolidamento dell’ALBA, la fondazione della Comunità degli Stati dell’America Latina e dei Caraibi (CELAC) sarebbe stata impossibile.

Ha esaltato il ruolo di Cuba e Venezuela nello stabilimento di un clima di fiducia che ha aperto il percorso dell’unità nella diversità.

I sogni di questi due giganti, ha detto riferendosi a Fidel Castro e Hugo Chavez, sono ancora da fare. “Siamo i continuatori”, ha puntato il mandatario, ricordando l’abbraccio dei due leader 23 anni fa (il 14 dicembre 1994).

Ha anche riflesso sullo scenario regionale, lo statista Maduro ha avvertito che “nulla ci è caduto dal cielo”, sottolineando che “c’è un altro mondo che sta emergendo difronte alle potenze imperiali”.

Il governatore ha sostenuto l’intensificazione delle aggressioni contro il suo paese, “l’ossessiva persecuzione, malaticcia per cercare di soffocarci”.

Nonostante “l’imperialismo (gli Stati Uniti) non potrà con la Rivoluzione bolivariana”, ha garantito.

Per quanto riguarda Cuba, ha meditato sulla resistenza della nazione caraibica, che continua ad esser sottoposta ad un bloqueo corazzato (55 anni di lunghezza) da Washington. “Preferisco usare (il termine) persecuzione attiva del commercio, dei conti bancari e dei movimenti finanziari”, ha aggiunto.

Cuba ha “raggiunto un consenso mondiale in aree come le Nazioni Unite”, dove una stragrande maggioranza dei paesi “ha detto no al bloqueo”

 

Durante il suo discorso, Maduro ha anche fatto riferimento al trionfo del Chavismo nelle recenti elezioni, dove ha raggiunto il 305 dei 335 sindaci venezuelani.

Ha anche elogiato la cooperazione tra Cuba e Venezuela, attraverso la quale più di 40.000 dei suoi connazionali si sono laureati come dottori nell’isola caraibica.

Nato il 14 dicembre 2004 a L’Avana, il blocco è stato integrato all’inizio da Cuba e Venezuela, e poi sono stati aggiunti Antigua e Barbuda, Bolivia, Dominica, Ecuador, Nicaragua, Santa Lucia, Saint Vincent e Grenadine, San Cristobal e Nieves, e Granada.

“Fidel e Chavez saranno sempre lì con il loro sorriso, con la loro verità raccontata ai venti, siamo come loro. Possiamo essere come loro. Penso che il cammino sia difficile, chi ha detto che sarebbe facile? Merita molta tenacia e perseveranza “, ha sottolineato il dignitario.

“Il percorso è l’integrazione oggi e domani”, ha aggiunto quando ha ratificato che “i sogni di Fidel e Chavez saranno compiuti”.

omr/dfm

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