venerdì 26 Luglio 2024
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Evo Morales riconosce la resistenza di Cuba contro l’ostilità statunitense

La Paz, 3 gen (Prensa Latina) Il presidente boliviano Evo Morales ha riconosciuto oggi la resistenza di Cuba contro l'ostilità statunitense, che ha la sua massima espressione con il bloqueo economico, finanziario e commerciale imposto alla nazione caraibica più di mezzo secolo fa.

In un messaggio dal suo account sul social network Twitter @evoespueblo, il mandatario boliviano ha ricordato la rottura delle relazioni diplomatiche tra gli Stati Uniti e Cuba il 3 gennaio 1961, durante l’amministrazione di Dwight D. Eisenhower.

L’evento è accaduto due settimane prima di consegnare la presidenza a John F. Kennedy, l’uomo che ordinò l’invasione mercenaria di Playa Giron nell’aprile del 1961, e l’imposizione dell’assedio economico, nel febbraio del 1962.

Cuba, degna e sovrana, ha sconfitto l’impero, ha concluso Morales.

Il bloqueo contro Cuba, di natura unilaterale e genocida, è condannato ogni anno dal 1992 nelle sessioni dell’Assemblea Generale delle Nazioni Unite (ONU).

In questo forum, diplomatici e personalità mondiali esprimono il loro rifiuto contro questa politica statunitense.

Il rappresentante della Bolivia all’ONU, Sacha Llorenti, ha affermato in un’occasione che il bloqueo non solo viola la sovranità di Cuba, ma anche quella degli altri Stati, e risponde ad una logica imperialista fallimentare.

Ha aggiunto che questa procedura ha lo scopo di punire l’isola e tutte le persone che decidono di prendere decisioni contrarie ai disegni di Washington.

Queste sanzioni unilaterali di Washington costituiscono una grave e ricorrente violazione del diritto internazionale, ha concluso.

Ig/omr/vdf

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