“Ho preso la decisione di cancellare l’inizio del quinto ciclo dei dialoghi che era previsto nei giorni prossimi finché non vedrò la coerenza della guerriglia tra le sue parole e le sue azioni”, ha annunciato oggi il presidente colombiano, Juan Manuel Santos.
Dal dipartimento di Cundinamarca, il mandatario ha sottolineato che “i fatti sono forti” e che i negoziati non proseguiranno fino a quando “la guerriglia renda compatibile la sua condotta con l’esigenza di pace del popolo colombiano e della comunità internazionale”.
La dichiarazione del capo di Stato ha avuto luogo in un atto di consegna dei titoli di proprietà di terreni alle famiglie che hanno subito la violenza nel comune di La Palma, a Cundinamarca.
Santos, che ha assicurato che continuerà a lavorare per la costruzione della pace fino all’ultimo giorno del suo governo e della sua vita, ha indicato che “ho ribadito alla forza pubblica che dovrà continuare a compiere con i suoi doveri con la massima determinazione”.
Questo lunedì il ministro della Difesa, Luis Carlos Villegas, ha manifestato che la guerriglia ELN è responsabile degli attacchi del fine settimana alle installazioni della polizia delle città di Barranquilla, Soledad e Santa Rosa; gli attentati hanno causato sette morti e più di 40 feriti. Finora non si conosce nessuna dichiarazione della delegazione della guerriglia ELN nella capitale ecuadoriana.
Ig/omr/tpa