In questo modo, DCC crea una versione realmente personale, con intensità espressiva propria e contemporaneamente con solidi ancoraggi nelle interpretazioni che hanno rimosso l’universo artistico dal 1913, quando il compositore russo Igor Stravinski ha scritto lo spartito per i Balleti Russi di Serguei Diaguilev.
La creazione musicale ha influenzato molti dei principali compositori del XX secolo e gli esperti hanno risaltato la sua novità per quell’epoca, con sperimentazioni della tonalità, della metrica, del ritmo, dell’accentuazione e della dissonanza.
Il celebre coreografo britannico Wayne McGregor sta montando una sua versione nell’American Ballet Theatre con il titolo “Afterite”, per inaugurarla il 21 maggio nel Metropolitan Opera House, di New York.
Molto prima vedrà la luce quella di Beranger e Pranlas-Descours nel Gran Teatro de L’Avana Alicia Alonso, perché l’esordio è previsto per l’11 maggio e le messe in scena si ripeteranno i giorni 12, 13, 18, 19 e 20.
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