La fase prevede il completamento delle linee di trasformazione di frutta, verdura, miele e semi oleosi.
Questo progetto dell’ACTAF – ha spiegato – è stato sviluppato con il supporto dell’Agenzia Svizzera per lo Sviluppo e la Cooperazione (Cosude) e l’ONG olandese Hivos.
Gavilanes, partecipante al XII “Incontro Internazionale di Agro-ecologia, Agricoltura Biologica e Sostenibile”, che si sta svolgendo in provincia di Artemisa (70 chilometri a sud ovest della capitale), ha dichiarato inoltre che la nuova fase del PAAS prevede anche la certificazione per gli alimenti sani e l’inclusione di nuovi comuni.
La prima tappa è durata oltre un anno ed ha interessato 8 province e 12 comuni, che ora aumentano rispettivamente a 11 e 22. Tra i principali risultati c’è la nascita di sette mini industrie per la lavorazione della frutta, che hanno trasformato oltre di mille tonnellate di materia prima, a beneficio anche di 80 membri delle cooperative agricole, garantendo a questi maggiori ricavi e perdite ridotte.
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