Nell’omaggio sviluppato nell’Assemblea Legislativa hanno partecipato 12 famiglie dei combattenti della Guerriglia di Ñancahuazù, comandata dal Che (1928-1967), rappresentanti delle ambasciate di Cuba e Venezuela, membri di organizzazioni sindacali e minerarie, e del Comitato 90 anni Che.
La deputata Sonia Brito, promotrice del riconoscimento, ha ricordato la validità delle parole del leader storico della rivoluzione cubana, Fidel Castro, quando ha affermato che se vogliamo un modello di uomo rivoluzionario e con principi, allora dobbiamo esigere che sia come il Che.
I combattenti della Guerriglia, ha detto, “sono il faro che illumina la storia dell’America Latina e del mondo e con questo riconoscimento ai loro parenti, i deputati rendono omaggio ai loro lasciti”.
Il presidente in esercizio della Camera dei Deputati, Lino Cardenas, ha affermato che loro hanno offerto le loro vite per un futuro migliore per l’umanità ed il loro agire inspira oggi il processo di cambiamento che impulsa il presidente Evo Morales nella nazione andino amazzonica.
A nome dei parenti, Roxana Vaca, figlia di Lorgio Vaca, ha inviato eterna gratitudine al Governo ed al popolo cubani che rendono ogni giorno omaggio ai guerriglieri nel Mausoleo di Santa Clara, dove riposano i resti dei combattenti.
Ha affermato che i boliviani devono lavorare per insegnare alle nuove generazioni i valori, i principi ed i lasciti di solidarietà, di umanesimo e di internazionalismo del Che e dei suoi compagni.
“I nostri parenti sono stati i semi; lottiamo ed apportiamo coi nostri sforzi ed impegni giornalieri affinché i sogni del Che e dei guerriglieri siano realtà”, ha concluso.
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