Del totale 101 sono ricerche biotecnologiche nella salute e di questi 76 sono innovatori e di brevetto cubano, risalta nelle sue pagine il quotidiano Granma.
Un 26% delle medicine biotecnologiche è unico nella sua classe, fatto che significa che il meccanismo con cui agisce non è presente in altre medicine, ha assicurato Rolando Perez, membro di merito dell’Accademia delle Scienze di Cuba.
Ha sottolineato l’esperienza cubana nel settore ed ha qualificato l’entità come un’industria di eccellenza, parte del Sistema Nazionale di Salute.
Perez ha detto che il riconoscimento alla biotecnologia nazionale si deve al concetto di lavoro in ciclo chiuso, che va oltre la ricerca ed include trasformare i progetti in prodotti di impatto per il sistema sanitario.
L’accademico ha enfatizzato che BioCubaFarma lavora strettamente col Ministero di Salute Pubblica in aree come l’epidemiologia, la promozione, la diagnosi precoce e la terapia.
Così, ha assicurato, possono dare risposta ai programmi integrali diretti alle malattie come il cancro, quelle croniche non trasmissibili, le ereditarie, il rilevamento di malformazioni congenite e la prevenzione di quelle di tipo infettivo, tra le altre.
Inoltre, ha risaltato la trasparenza tecnologica che come parte della cooperazione sud-sud si spinge dall’industria biofarmaceutica cubana in paesi come Algeria, Brasile, Cina, India, Iran, Sudafrica, Venezuela e Vietnam.
Ig/mfg