Da un lato, 63 milioni di brasiliani, che vivono in 4.058 comuni e 34 distretti indigeni, hanno ricevuto assistenza sanitaria grazie al programma Più Medici, che fin dalla sua nascita, nel 2013, ha portato in Brasile circa 15mila medici e paramedici cubani, ha segnalato l’organo d’informazione.
Inoltre – ha aggiunto – centinaia di giovani brasiliani hanno studiato o stanno studiando presso la Scuola Latinoamericana di Medicina (ELAM) dell’Avana, dove si sono già laureati circa25mila medici provenienti 120 paesi.
“Gli insegnanti brasiliani hanno conosciuto i metodi d’insegnamento praticato a Cuba e, nel settore culturale e turistico, l’isola socialista attrae i brasiliani che studiano musica, cinema, televisione, danza e arte in istituti che sono di riferimento internazionale”, ha sottolineato.
BrasilPopular cita anche, come esempio di cooperazione, la costruzione del porto di Mariel, che ha coinvolto 400 fornitori nazionali del settore dell’alta tecnologia, grazie al finanziamento della Banca Nazionale di Sviluppo (BNDES) “interamente versato in moneta locale, in Brasile”, prosegue l’articolo.
La dittatura brasilianaruppe le relazioni con Cuba nel 1964, che furono ristabilite 22 anni dopo, scrive il giornale, evidenziando che i brasiliani e i cubani hanno molti motivi per festeggiare una fase storica, in cui entrambi i paesi hanno beneficiato reciprocamente la ripresa delle relazioni di amicizia e cooperazione.
mb/mpm