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Presidente del Nicaragua fa un appello alla pace ed alla riconciliazione nazionale

Managua, 13 lug (Prensa Latina) Il presidente del Nicaragua, Daniel Ortega, ha fatto un appello oggi per la pace e per la riconciliazione nazionale dopo sollecitare i suoi avversari affinché deponessero la violenza e confinassero l'odio. 

 
Intervenendo in un atto per il 39ºanniversario del “Repliegue Tactico a Masaya” (momento famoso della Rivoluzione Sandista del 1979), al termine di un percorso in carovana verso questa città, Ortega ha ricordato che ottenere la pace nel paese è costato fiumi di dolore e di sangue. 
 
Pace che è stata conquistata e che ha continuato a consolidarsi, ha detto, a partire dal 2007 con il ritorno al potere del Fronte Sandinista di Liberazione Nazionale (FSLN). 
 
Ortega ha sottolineato che dal 2007 e fino a quando è esplosa la crisi il 18 aprile scorso, il paese ha vissuto 11 anni di pace, sicurezza, crescita e soprattutto in dignità per le famiglie, per i poveri storicamente emarginati. 
 
Sono stati anni di sviluppi in educazione, salute, in generazione di impiego e riconciliazione tra fratelli. 
 
Il presidente si è dispiaciuto che un gruppo di nicaraguensi non accetti la riconciliazione e portino dentro di loro il veleno dell’odio e non mettano in pratica il principio cristiano che dice ama il tuo prossimo come te stesso. 
 
E questo, ha denunciato, è quello che stiamo vivendo in questi giorni, in allusione alla spirale di violenza aizzata e finanziata dai gruppi di destra.
 
Ortega, accompagnato dalla vicepresidentessa, Rosario Murillo, e dal popolo in generale, ha accompagnato la carovana dei veicoli, mentre migliaia di persone con bandiere rossonere del FSLN lo salutavano al passaggio della sua auto. 
 
Ig/acl 

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