Come riportato dalla stampa locale, la decisione è stata adottata in risposta al piano di Washington di aumentare, dal 10 al 25%, i dazi su prodotti cinesi per 200 miliardi di dollari.
Recentemente, il portavoce del Ministero aveva annunciato che la Cina sarebbe stata costretta a prendere contromisure per difendere la dignità nazionale, gli interessi del popolo, il libero commercio e il sistema multilaterale.
Pechino e Washington sono coinvolte nella più grande guerra commerciale nella storia economica, secondo la nazione asiatica.
Gli attriti sono iniziati oltre due settimane fa, con l’imposizione da parte di Washington di dazi del 25% su prodotti cinesi per un valore di 34 miliardi di dollari. In risposta, il gigante asiatico ha applicato dazi di pari aliquota su 545 prodotti statunitensi dal valore simile.
Il ministero degli Esteri cinese, WangYi, nel corso dell’incontro odierno con il segretario di Stato americano, Mike Pompeo, ha esortato a gestire le differenze attraverso il dialogo e il confronto.
L’incontro si è svolto nell’ambito della riunione annuale dei ministri degli Esteri dell’Associazione delle Nazioni del Sud-Est Asiatico (ASEAN) a Singapore.
Pompeo ha detto che le relazioni bilaterali sono molto importanti e che il suo governo non intende frustrare lo sviluppo della Cina.
Tuttavia, Washington minaccia di applicare dazi addizionali del 25% su altri prodotti cinesi del valore di 200 miliardi di dollari, una misura ritenuta totalmente inaccettabile dalla Cina.
Con l’annuncio di oggi, la Cina è passata all’attacco nel mezzo di una guerra commerciale che, come ha avvertito il presidente XiJinping, non avrà vincitori e costituisce una seria minaccia per l’economia internazionale.
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