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Senato argentino respinge la depenalizzazione dell’aborto

Buenos Aires, 9 ago (Prensa Latina) Il Senato dell'Argentina ha respinto oggi il disegno di legge per depenalizzare l'aborto, un dibattito storico nella nazione australe dove 38 dei 72 legislatori hanno votato contro l'iniziativa. 

 
La legge di Interruzione Volontaria della Gravidanza, approvata il 14 giugno dalla Camera dei Deputati, ha contato con il voto a favore di 31 membri del senato e due astensioni dopo 16 ore di dibattito che è stato seguito da attivisti a favore del tema identificati con un fazzoletto verde situati nei paraggi della sede del Congresso argentino. 
 
Movimenti simili hanno avuto luogo vicino alle ambasciate di Buenos Aires in vari paesi: Guatemala, Uruguay, Messico, Cile, Spagna e Francia. 
 
Nel suo intervento la senatrice ed ex presidenta argentina Cristina Fernandez ha espresso il suo dispiacere sul fatto che non hanno capito che era necessario un consenso su un problema che continuerà a provocare gli aborti clandestini, che ogni anno sono circa 500 mila e sono la causa di morte di molte donne. 
 
Cifre rivelano che nel 2016 ci sono stati 245 morti materne a Buenos Aires, 43 di queste per aborto, ha informato nel Senato il ministro di Salute, Adolfo Rubintein, uno dei sostenitori del disegno di legge. 
 
Inoltre, Pedro Guastavino del Fronte per la Victoria (FpV-PJ) e presidente della commissione di Giustizia e Temi Penali, ha difeso il documento che combatterebbe la clandestinità. 
 
Ma il legislatore Mario Fiad, presidente della commissione di Salute e del partito al governo, esponendo il suo rifiuto sul disegno di legge ha detto che era chiaramente una violazione alla Costituzione argentina ed ai trattati internazionali ai cui erano sottoscritti. 
 
“Il diritto alla vita sta per trasformarsi nel più debole dei diritti”,  ha affermato. 
 
Essendo respinto il disegno di legge, non potrà presentarsi nuovamente prima di un anno. 
 
Ig/nmr

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