Integrato dall’argentino Martin Kohan e la cubana Maria Elena Llana e Rafael de Aguila, la giuria ha sottolineato la qualità dell’opera della scrittrice e l’ha spinta a continuare su questa linea della buona letteratura.
Si tratta di un racconto capace di sommergere il lettore in un’atmosfera triste e di nostalgia familiare, utilizzando l’espressività simbolica della natura, hanno argomentato gli specialisti.
Dopo la premiazione, Kohan ha sottolineato diversi aspetti di Cortazar come amante del pugilato, del jazz, esponente del surrealismo e del realismo magico, romanziere e scrittore di racconti.
Inoltre, ha considerato la perdurabilità del concorso come omaggio all’autore ed al genere, vittima, quest’ultimo, di un’era dove impera il romanzo tra le varianti della narrazione letteraria.
Il presidente della Casa de las Americas ed amico di Cortazar, Roberto Fernandez Retamar, ha ricordato l’incontro tra Julio e la prestigiosa intellettuale lituana Ugnè Karvelis, che è poi diventata sua moglie ed è stata la fondatrice dell’evento.
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